martedì 10 aprile 2012

Inno all'omertà

E' alla base delle più vecchie modalità comportamentali di chi vive diverse realtà contemporaneamente:
creare piccoli nuclei nei quali circoscrivere determinate persone, determinate emozioni, determinate informazioni e perchè tutto funzioni secondo i piani questi nuclei non si devono mai incontrare per evitare il rischio di scambio d'informazioni che possono destabilizzare l'equilibrio orbitale di questi nuclei. (più o meno una sorta di neuroni e protoni).
Ma, quando il mio nucleo si è spostato dal circolo vizioso, il giochino è saltato. Ad uno ad uno i nuclei hanno incominciato a rimbalzare da ogni parte scontrandosi e fondendosi tra di loro (non sono più neuroni o protoni). In quel preciso momento è iniziato lo scambio d'informazioni reciproche e reciprocamente mai sapute; mi arrivano addosso da tutte le parti non c'è modo di scansarle, ...ne scanso una per andare ad imbattermi in un'altra. Forse è anche quasi ora che mi arrenda...prima o poi si dissolveranno nell'aria?!
Quando il mio ex compagno mi mise a conoscenza della sua condizioni sanitaria, mi disse che le uniche persone a saperlo ero io ed un suo caro amico. Disse che a sua madre non lo avrebbe detto per evitare di preoccuparla data l'avanzata età e con tutti gli altri silenzio assoluto perchè non avrebbero capito.
Ci sta, ci ho creduto.
Ma non era vero, non solo sua madre ed i suoi parenti stretti lo sapevano...ma lo sapevano dall'inizio..più di 15 anni fa. Tutti zitti...lì...a guardare quella di Sant'Alberto, quella di Imola, io e l'altra (la chiamo "altra"  per rispettare il più possibile la sua privacy ) e tutte le altre di passaggio. Certo, c'è piena libertà di scelta nel dire ed a chi dire...fatto sta che mi hanno lasciata tutti questi anni da sola, convinta di essere l'unica a sapere...forse mi avrebbe dato sollievo parlarne ogni tanto con qualcuno e se avessi saputo che altri condividevano il segreto sinceramente credo che il peso sarebbe stato minore. A questo punto tutti potrebbero saperlo...viva l'omertà. Piccola dice che non c'è limite al peggio e che tutto è possibile..ha ragione.
La legge italiana prevede alcune situazioni ed alcuni contesti dove sia possibile (almeno teoricamente) denunciare la persona che mette a rischio consapevolmente una seconda persona. Non è assolutamente contemplata la responsabilità del terzo incomodo cioè quella persona che sa, conosce il comportamento a rischio della seconda persona ma non avvisa la terza persona. Non scendo nella morale, non scendo nell'etica di un soggetto e nemmeno nello stato d'animo di chi si ritiene in diritto di restituire il male subito;
quello che feci mesi fa lo rifarei, nonostante mi sia presa della brava e mi sia presa della stronza...fa niente...lo rifarei. Ho avuto molti più sensi di colpa quando lo lascia. Ma onestamente ora non posso nemmeno mettermi alla caccia di alcune badanti dell'ospedale di Lugo per avvisarle che hanno avuto un rapporto a rischio con tale soggetto; quello che han fatto in questi mesi ho proprio intenzione di pensare siano cavoli loro e restino confinati lì...nello sgabuzzino di sala, nella macchina di amici...nella panchina dei giardini..nella camera condivisa...lì...che restino lì! Non voglio nemmeno chiedermi cosa ci sia di così valoroso vantarsene con tutti...manco fosse il gioco della cuccagna. Un po' d'inquietudine ce l'ho pensando alla giovane badante attuale...nella tana del lupo! Mi spiace per la mia Margherita Buy che a metà di questo post si sarà inorridita e probabilmente l'avrò anche indignata....ma devo andare oltre...
Infondo però mi chiedo: è giusto che una persona simile giovi dell'omertà degli altri?




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