Via Corrado Ricci, 24 48121 Ravenna....gran bel posto...era tantissimo che non ci andavo...ma non me ne ricordavo la bellezza architettonica. Un giretto sul sito web del locale mi ha permesso di leggere la storia del palazzo dai primi cenni del 1397 (http://www.cadeven.it/storia.php ), tanto per ricordare, nonostante le incurie delle varie amministrazioni comunali, quanto sia bella e suggestiva la città di Ravenna. Il mio gusto personale non mi permette di apprezzare lo scuro del legno usato per strutturare le nicchie dei vini ed i soppalchi, i lunghi tavoli per i commensali ed il banco ricevimento clienti; ovviamente conseguente il non subirne il fascino, ma colgo comunque l'atmosfera fantasticando sui vari salotti di conversazione, storie intime di famiglie susseguitesi nei secoli di storia.
Certo la compagnia al tavolo avrebbe realizzato una bella serata anche in una panchina alla rocca Brancaleone; e considerando il mio carattere schivo e solitario è una fatica che ben pochi possono permettersi...ma ad alcuni viene naturale...e per me sono preziosi momenti.
I menù proposti dalla gestione sono vari ed in grado di soddisfare diverse curiosità culinarie abbinate a bottiglie di vino a volte di cantine poco conosciute ma di rilievo. Sul loro sito web c'è una frase che forzano come "motto" : portare la tradizione nel futuro, ed il loro intento lo si può evincere dalle proposte per clienti ciliaci; perchè onestamente pochi ancora sono i locali che permettono ai ciliaci di passarsi una gradevolissima cena senza dover subire notevoli rinunce dalla lista menù. E quando in un locale simile ti viene offerta una piadina di ottima qualità con ingredienti per ciliaci...bè...vuol dire che non solo ti accontenti di portare la tradizione nel futuro...ma lo fai viziando, cullando e "corteggiando" i tuoi clienti. Una simile gestione merita di "lavorare" in un simile palazzo.
Prima Pensa Poi Parla Perchè Parola Poco Pensate Portano Pena. Taci perchè potresti offendere, non è il momento giusto, si pensa ma non si dice,... Qui finalmente si parla e/o si pensa in sequenza casuale! Tanto chi legge apre solo se ha voglia e solo se ne ha voglia chiude! Sana libertà mentale,convinta sia la base del benessere, del rispetto verso se stessi e probabilmente verso gli altri Qui si sopperisce virtualmente a quello che l'orecchio non può fare: chiudersi quando vuole!
domenica 22 gennaio 2012
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