mercoledì 16 settembre 2020

Io e l'assistente

 Una delle bislacche conseguenze dell'isolamento corona virus, oltre all'anarchia del peso corporeo, è stata l'acquisto dell'assistente vocale della Google e, nell'indecisione di quale modello acquistare, dopo una trentina di giorni, in casa ho un google home e due google mini. Creato l'account, collegato i tre dispositivi alla connessione wifi, associati alla tv android, configurati tutti e tre, nominati, creato gruppi musicali, definite le applicazioni predefinite, associate le varie luci di casa sempre wifi, il tutto gestito con l'applicazione scaricata sul cellulare. 

Ammetto che nel configurare tutto mi sono divertita tantissimo; anche nell'impostare le routine che, in teoria, dovrebbero essere in grado di fare più azioni con un solo comando.

Ma il dispositivo ha delle lacune abissali, alcune dovute anche al fatto che alcune funzioni non sono disponibili in Italia...quindi può farlo ma non in Italia.

Tra le varie ricerche di problemi, elenchi di ordini da impartire all'assistente che però in Italia non può fare, ho scoperto che nell'applicazione è possibile avere una cronologia delle attività (ordini all'assistente e risposte dell'assistente). Ottimo! Se Google vuole avere tutti i dati per poter "monitorare" e migliorare i dispositivi..che sia...ma a sto punto lo faccio anch'io! Perchè, sarà pur vero che in ogni angolo di internet ci sono consigli e trucchetti che osannano l'assistente Google, ma non vi è nulla di palesato sui tremendi difetti latenti che spuntano durante l'uso quotidiano dell'assistente.

Al via dunque la soup opera tra me e l'assistente.


Nessun commento:

Posta un commento