In balia delle onde del nervosismo normalmente ribalto casa, sposto mobili, svuoto librerie per poi riempirle da un'altra parte, ricollego la televisione in un'altra parete: cerco la fatica fisica.
Ma quando invece ho bisogno di sentire che anche solo una piccola cosa in me deve cambiare...non faccio nulla. Non muovo un bicchiere, faccio il minimo indispensabile per non sentirmi in un accampamento da nomade...e tutto sta lì...fermo...immobile. E più tutto attorno a me è visibilmente statico più ho quella evanescente sensazione di essere l'unica "cosa" in quel momento che sta cambiando.
E so che arriverà quel momento in cui con un respiro più profondo del normale, di quelli che ti fanno abbassare le palpebre, mi accorgerò che le onde dentro di me si saranno placate senza più istigarsi tra di loro, tutte riposeranno allo stesso livello...talmente piatto che saranno loro a spingermi al cambiamento senza decisioni giudiziose ma consapevolmente seguendo l'istinto.
Questo attendo, senza far niente.
Del resto se qualcuno disse che spesso le situazioni si aggiustano da sole, avrà pur avuto un spunto di verità...o di follia. :-)
Prima Pensa Poi Parla Perchè Parola Poco Pensate Portano Pena. Taci perchè potresti offendere, non è il momento giusto, si pensa ma non si dice,... Qui finalmente si parla e/o si pensa in sequenza casuale! Tanto chi legge apre solo se ha voglia e solo se ne ha voglia chiude! Sana libertà mentale,convinta sia la base del benessere, del rispetto verso se stessi e probabilmente verso gli altri Qui si sopperisce virtualmente a quello che l'orecchio non può fare: chiudersi quando vuole!
sabato 24 maggio 2014
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