Palazzo Prandi

Via Massimo D'Azeglio, 10

Palazzo di proprietà della famiglia Prandi, passato in eredità di anno in anno fino a quando l'ultimo discendente della Casa dispose che alla morte della sorella (Suor Crocefissa, abbadessa di Santa Chiara) i magistrati della città di Ravenna dovessero imbussolare tutti i nomi dei nobili più poveri ed estrarne uno a sorte ed a questi fosse devoluto tutto il patrimonio Prandi compreso il cognome.
Il tutto avvenne nel 1763 col sorteggio del favorito Giuseppe Maioli che divenne quindi Giuseppe Maioli Prandi
Con la morte di Aliprando, unico figlio di Giuseppe Maioli Prandi, il casato Prandi di estingue.

Targa Palazzo Prandi

A metà dell'800 la casa fu acquistata da Sebastiano Vicari, ma i suoi discendenti non ebbero cura del palazzo che passò in decadenza.

Fortunatamente negli anni 1980 il palazzo venne acquistato dalla Famiglia Gardini che con la Soprintendenza ai Monumenti, lo restaurò consolidando, ripristinando e ripulendo l'intero edificio. All'interno del palazzo vi sono affreschi del 500 e del 700, debitamente ripuliti anch'essi.

Citofono attuale Famiglia Gardini

Il cancello ovviamente era chiuso ed essendo proprietà privata non sono potuta entrare a "curiosare"

Cancello d'entrata con decori natalizi

Particolare dell'atrio in entrata

Nel grande impegno di ristrutturazione è stato ripristinato anche il pavimento d'ingresso coi ciottoli e le fasce laterali in sasso d'Istria che un tempo servivano per le ruote delle carrozze.

Particolare pavimento entrata

 Ovviamente la ristrutturazione ha compreso anche quelle che erano le porte laterali d'entrata per le stalle e per la servitù:

Porta lato destro

Porta lato sinistro, entrata del custode

Entrata custode

Ravenna è piena di portoni con battenti e pomelli di bellezze uniche, e puntualmente non resisto mai...li devo fotografare:

foto scattate nella mattinata del 04/01/2014